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Von Japan an den Lac Lémans
Nach der erstaunlichen Erfahrung im Keller treten XXX und XXX wieder hinaus ans Tageslicht und gehen die paar Schritte zum Parkplatz. Zwischen den geschichtsträchtigen Häusern ist immer wieder das intensive Blau des Lac Léman zu sehen, über dem wie Dampf eine feine Wolkenschicht schwebt und ihm eine magische Aura verleiht. XXX steigt in seinen XXX mit den elegant fließenden Formen eines Coupés. Lautlos rollt der Plug-in-Hybrid aus XXX hinaus in die Hügel. «Dank der ausreichend großen Batterie konnte ich mühelos nur mit dem elektrischen Antrieb von zu Hause in XXX bis hierherfahren», sagt XXX später. Kaum liegt das Dorf hinter uns, rücken die zum Unesco-Weltkulturerbe gehörenden Weinberge ins Bild. Sie scheinen um die steile Hügellandschaft gelegt wie tiefgrüne Stoffbänder um eine weiche organische Form. Das nächste Lac-Léman-Original, das uns der Koch vorstellen will, ist Rinderzuchten XXX in St-Légier. Der Bauer ist eine freundliche, aber eindrucksvolle Erscheinung, zweihundert Limousin-Kühe hält er auf seinem Hof und in den Sommermonaten auf 1000 Meter auf der Alp in der Nähe seines Guts. «Ich mag den genügsamen Charakter dieser Tiere, und sie sind durch ihre nicht zu üppige Größe gut geeignet für die Berge», sagt XXX . Aber letztlich habe er sich aus ästhetischen Gründen für Limousin-Rinder entschieden: «Mir gefallen die rotbraune Farbe und die weiß ‹geschminkten› Augen und Mäuler.» Trotzdem hat XXX auch einen Versuch mit Wagyu-Rindern unternommen und für rund 100 000 Franken zwölf Embryos aus Japan eingekauft. Nur drei davon allerdings sind zu stolzen Tieren herangewachsen, die am tiefschwarzen, glänzenden Fell erkennbar sind.


IT

Dal Giappone al lago Lemano
Dopo la straordinaria esperienza in cantina, XXX e XXX riemergono alla luce del sole e percorrono i pochi passi che portano al parcheggio. Tra le case ricche di storia si scorge sempre il blu intenso del lago Lemano, su cui aleggia come vapore un sottile strato di nuvole che gli conferisce un’aura magica. XXX sale sulla sua XXX dalle eleganti forme di una coupé. Silenziosamente l’ibrida plug-in lascia XXX e si dirige verso le colline. «Grazie alla grande batteria, che offre una carica sufficiente, ho potuto guidare senza problemi da casa mia a XXXfino a qui utilizzando solo la trazione elettrica», racconta XXX. Ci siamo da poco lasciati alle spalle il villaggio che ecco spuntare i vigneti, patrimonio mondiale dell’UNESCO. I vigneti sembrano adagiarsi attorno al ripido paesaggio collinare come distese di tessuto verde intenso intorno a una morbida forma organica. La prossima persona che lo chef vuole presentarci è l’allevatore di bovini XXX di Saint-Légier, anche lui originario al 100 % del lago Lemano. XXX è una figura molto cordiale ma anche particolare: gestisce una fattoria con 200 mucche di razza Limousine e, durante i mesi estivi, le porta a pascolare a 1000 metri di altitudine, vicino alla sua proprietà. «Mi piace il carattere frugale di questi animali, che si adattano bene alle montagne grazie alle loro dimensioni non troppo abbondanti», dice XXX. Ma in fondo ha scelto i bovini Limousine per motivi estetici: «Mi piace il loro colore marrone-rossastro con occhi e bocca che sembrano quasi truccati». Tuttavia, XXX ha avviato anche un esperimento con i bovini Wagyu, acquistando 12 embrioni dal Giappone per circa CHF 100 000. Solo tre di loro, però, sono diventati dei fieri animali, riconoscibili per la loro pelliccia nera e lucente.